HERSH MENDEL – MEMORIE DI UN RIVOLUZIONARIO EBREO (1902 – 1940)
Il Bund, la Rivoluzione russa, il Partito Comunista di Polonia,
la prigione, l’opposizione allo stalinismo
Allegato pdf A4 140 pagine
Hersh Mendel Memorie di un rivoluzionario ebreo
Prefazione alla prima edizione (1959) di Isaac Deutscher
PARTE PRIMA (1902 – 1911)
La mia infanzia / Avvisaglie di primavera / Primavera / Declino / La nebbia si addensa / Il mio primo sciopero
PARTE SECONDA (1911 – 1914)
Divento un bundista / La mia prima manifestazione del Primo Maggio / Il mio secondo sciopero / La conferenza del Bund di Varsavia del luglio 1912 / Lo sciopero di mio padre / Il Giardino Sassone / Il mio primo arresto / Nella prigione Pawiak / Il mio processo / In prigione a Lomza / Libero / Giornate storiche per il popolo ebraico / Senza tetto a Parigi
PARTE TERZA (1914 – 1916)
Alla vigilia della guerra / La guerra / Lascio Parigi / Ritorno a Parigi
PARTE QUARTA (1917 – 1919)
La Rivoluzione di Marzo / In Russia / La Rivoluzione d’Ottobre / Contro Kornilov / Ritorno a Mosca / Il mio soggiorno in Ucraina / A Varsavia
PARTE QUINTA (1919 – 1931)
Divento membro del Partito Comunista di Polonia / Divento membro del comitato militare rivoluzionario / Condanna a morte / Nella Russia sovietica / La mia carcerazione a Brest / Un altro arresto / Di prigione in prigione / Il mio processo a Grodno / A Lukishka / Di nuovo a Bialystok / Sulla via della scarcerazione / In viaggio / La Scuola Lenin / Collettivizzazione forzata / La decisione / Di ritorno a Varsavia
PARTE SESTA (1931 – 1940)
Fondiamo una fazione / La nostra opposizione / Il mio arresto a Vienna / Il mio secondo soggiorno a Parigi / Di nuovo a Varsavia / Il mio terzo soggiorno a Parigi
Postfazione dell’autore
Dalla prefazione di Isaac Deutscher:
“Le memorie di Hersh Mendel (l’autore di certo mi consentirà di utilizzare il suo vecchio pseudonimo) sono opera di un lavoratore rivoluzionario che, nel corso di vari decenni, ha svolto un ruolo importante nel movimento operaio polacco, e la cui attività ha avuto anche una dimensione internazionale. Ancor prima della Prima guerra mondiale, ha fatto parte della comunità degli esuli polacchi e russi a Parigi. Ha preso parte alla Rivoluzione russa come combattente nell’insurrezione di Ottobre a Mosca e come uno dei primi volontari nell’Armata Rossa. Nel 1920 è stato membro del comitato militare rivoluzionario del Partito Comunista di Polonia, il cui compito era di preparare un’insurrezione a Varsavia, alle spalle dell’esercito di Pilsudski, mentre l’Armata Rossa si avvicinava alle porte della capitale polacca. Ha svolto un ruolo importante nella lotta dei contadini e degli operai bielorussi contro l’oppressione polacca. Ha diretto i lavoratori ebrei del Partito Comunista di Polonia. Ha fatto parte dell’organizzazione di Mosca dell’Internazionale Comunista, ed è stato testimone e suo malgrado partecipante alla collettivizzazione stalinista. Nelle celle delle prigioni di Polonia e Austria si è battuto per la propria dignità di rivoluzionario, e in più di un’occasione ha fatto uso di un’arma così dura come lo sciopero della fame. E alla fine, per un lungo decennio (un decennio di grandi eventi e di tragedie politiche) è stato compagno e seguace dell’ambito di attività di Leon Trockij. Che vita ricca e piena, nonostante le delusioni che la accompagnarono!”